Cos’è la stampa 3D

La stampa 3D è un “nuovo” tipo di lavorazione definita additiva, infatti, a differenza della maggior parte delle lavorazioni che si utilizzano, la stampa 3d dal nulla aggiunge del materiale fino a creare il nostro pezzo.
Ho scritto “nuova” non a caso, vi stupirà sapere che, nonostante le stampanti siano entrate in commercio in maniera accessibile al pubblico da poco meno di un decennio, il brevetto nasce dall’ingegnere Chuck Hull nel 1986!!!

Lascio il link della storia della stampa 3d
Quando è stata inventata la stampa 3D? Negli anni ottanta

Hull stampa 3D
Immagine di giornale ritraente Hull

Come funziona?
Domanda interessante, e come tutte le domande interessanti la risposta è DIPENDE.

In un prossimo articolo (Se siete curiosi, quando uscirà, il link comparirà qui) parlerò dei vari tipi di stampante e più nel dettaglio come funzionano singolarmente. Adesso limitiamoci a generalizzare così
Funziona come un sandwich: infatti si prende un oggetto disegnato al CAD, lo si divide in piccole fettine (slicing) e la stampante strato per strato lo “monta” facendo sì che ogni singolo strato aderisca al precedente fino a montare il nostro “sandwich” di (generalmente) plastica!

come passare da STL alla Stampa
Processo di slicing per la stampa 3D

Ora, questi strati li possiamo creare in vari modi e questi diversi modi sono la maggiore differenziazione tra i tipi di macchine.
Le più comuni, ovvero le FDM (Fused Deposition Modeling), utilizzano del materiale fluidificato che viene depositato sullo strato precedente. Lo strato caldo appena depositato scioglierà un minimo lo strato precedente e andrà a legare con quest’ultimo raffreddandosi.
Esistono molti materiali e molte stampanti, ma tutti, e dico tutti, avranno sicuramente sentito parlare del PLA (Acido polilattico).
Non fatevi spaventare dalla parola acido, in realtà è un materiale perfetto per imparare a stampare in 3D: economico, versatile, fonde a basse temperature e non emette fumi nocivi.
Per gli appassionati di chimica come me lascio qui sotto la forma molecolare del polimero,

Acido Polilattico
gentile presa in prestito da wikipedia della catena di acido polilattico
Bobina di filamento per la stampa 3D

Per tutti gli altri lascio la forma in cui si ritrova più spesso, ovvero il filamento.
Il filamento sarà poi quello che effettivamente entrerà nella stampante grezzo e uscirà dalla stampante come il nostro oggetto.

Tutto bello e tutto chiaro, ma questa faccenda quanto mi costa?

Non serve che proteggiate i portafogli nella paura di spendere le migliaia di euro, la tecnologia è talmente avanti che con poco più di un centinaio di euro è possibile prendere una buona macchina.
A titolo aneddotico vi allego con affetto la mia prima stampante 3D, una (molto probabilmente) copia di una Anet A8 che, pur avendola pagata 70 euro, faceva il suo sporco lavoro, tanto che sono riuscito a stampare alcuni modelli che poi ho lasciato a scuola come prompt per la spiegazione.
Appena sarà possibile nella home di questo sito metterò dei link sotto “il mio materiale” per darvi un’idea di cosa uso e ho usato io.

Anet A8 in funzione con i PTN in sottofondo perchè sì.

Bene, e per oggi è tutto, ora sapete cos’è la stampa 3d, come funziona nella pratica e se è costosa. Al prossimo articolo!!!
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